mercoledì 10 dicembre 2008

Parla il ferito durante la sparatoria di Torino

Ascoltiamo una testimonianza dal ferito nella sparatoria di Torino, il proprietario del cane, Carlo La Tona. La visione della vicenda è differente rispetto a quelle esposte nei post precedenti.
L'intervista è di Longo e Numa per la redazione de Lastampa.it Torino

10/12/2008 (8:45) - DELITTO DI SANTA RITA - PARLA IL SOPRAVVISSUTO DELLA TRAGEDIA E LANCIA NUOVE ACCUSE
"Voleva uccidere anche
mio figlio e mia moglie"


Il ferito: “Ha sparato a mio fratello, a Luca e poi a me”
TORINO
Pur avendo ridimensionato le accuse a carico di Antonio Catelli, che sabato sera per difendere il figlio ha ucciso un uomo e ne ha ferito un altro, la procura di Torino ritiene che l’episodio resti «grave». Intanto Carlo La Tona, il ferito di piazza Montanari, punta il dito. «Quell’uomo voleva ucciderci tutti, altro che eccesso di legittima difesa. Prima ha sparato contro mio fratello Antonino, sfiorando il suo giubbotto. Poi ha ucciso il mio amico Luca e infine se l’è presa anche con me. E non si sarebbe certo fermato lì». In che senso? «Aveva puntato la pistola anche contro mio figlio e contro mia moglie che si era fatta scudo per difenderlo. Se sono ancora vivi dobbiamo ringraziare i carabinieri. Solo quando sono arrivati loro, Catelli è stato costretto a inginocchiarsi e buttare a terra la pistola».

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' giusto togliere la vita ad un altra persona? E' normale non riuscire più a discutere o anche litigare animatamente senza scadere nell'aggressione? Perchè tutta questa violenza? Qualcuno sa rispondermi?