domenica 28 dicembre 2008

Accoltellata dal marito in provincia di Reggio Emilia

Ancora una violenza fra le mura domestiche, oltre alla cronaca ricordiamo gli ultimi dati forniti dall'Istat sulla violenza sulle donne

La famiglia uccide più della mafia: un omicidio su tre avviene in casa
Sono 6.271.000 le italiane che hanno subito dal partner violenze fisiche, sessuali o psicologiche in casa. Si tratta, spesso, di violenze ripetute (fra 2 e 10 episodi per il 46,1%): le violenze più gravi riguardano 1.572.000 donne, nel 95,9% dei casi è violenza fisica, ma è frequente che sia accompagnata anche da quella sessuale. E 2.077.000 donne per l'Istat sono state oggetto di stalking da parte di ex fidanzati o ex mariti, succubi di comportamenti persecutori (dalle telefonate agli appostamenti, dalle minacce alle e-mail) che impediscono loro di mettere definitivamente il punto ad una storia d'amore ormai finita.

Dati allarmanti sul fenomeno giungono dall'Istat in un' elaborazione sugli ultimi dati disponibili. Fra questi: un milione e 400 mila donne, ossia il 6,6% delle italiane con età fra 16-70 anni, hanno subito violenza fisica e sessuale prima dei 16 anni. I responsabili sono i parenti (padri, nonni, zii). «Ma il fatto più grave - commenta Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell'Istat - è che a fronte di una maggioranza di violenze gravi da parte dei partner, solo il 7,3% delle violenze subito dal partner sono denunciate. Di queste, solo l'8% dei partner denunciati sono condannati. I partner violenti condannati sono meno dell'1%, il che significa che la violenza del partner rimane sostanzialmente impunita». La violenza domestica ha ricadute nella vita quotidiana: il 6,1% delle donne si è dovuta astenere dalle normali attività quotidiane e il 5% si è dovuta assentare dal lavoro. L'assenza dal lavoro varia da un minimo di un giorno (2,6%) ad un massimo di 90 (2,4%); la quota maggiore (34,7%) è di una settimana. Il 10% ha fatto ricorso a farmaci o all'alcol, il 7% solo a farmaci. L'11,3% ha chiesto consulenze psicologiche. Chi decide di separarsi è comunque una minoranza: quando la violenza è considerata molto grave dalla donna, la spinta ad andare via di casa è maggiore (28,1%), così se si associano violenze fisiche e sessuali (24,4%) o nei casi di stupri o tentati stupri (27,6%).
Per il 51,4% delle donne che denunciano il partner di violenza c'è l'amara insoddisfazione del lavoro delle forze dell'ordine: lamentano poca serietà ed accoglienza nel prendere la denuncia (32,5%) ed una scarsa protezione (25,6%).


La cronaca oggi segnala un'altra violenza: le informazioni sono estratte da Ansa.it e LaRepubblica. Parma.it

Ansa 28.12.2008 ore 18:08

ACCOLTELLATA DA MARITO NEL REGGIANO
Lei grave lui arrestato, allarme dato dalla figlia sedicenne

(ANSA) - REGGIO EMILIA, 28 DIC - Una donna e' stata accoltellata piu' volte dal marito nella loro abitazione di Montecchio Emilia nel Reggiano. La donna e' in gravi condizioni ma non e' in pericolo di vita. A dare l'allarme e' stata la figlia sedicenne. L'uomo e' stato arrestato. Alcuni giorni fa era stato denunciato dai carabinieri per maltrattamenti contro la moglie che dopo quell'episodio si era trasferita dalla madre. La donna e' stata colpita quando e' entrata in casa insieme alla figlia.



da La Repubblica Parma.it

Accoltella la moglie di fronte alla figlia

Ha tentato di uccidere la moglie dopo che la donna era tornata a casa, a Montecchio Emilia, per riprendersi le sue cose. Da qualche giorno, infatti, si era trasferita a Parma per sfuggire alla violenza dell'uomo
Una donna di 41 anni, è stata aggredita e accoltellata più volte dal marito, Massimo Carpi, nel primo pomeriggio nella loro abitazione di Montecchio Emilia nel Reggiano. Era tornata a casa solo per riprendersi alcune cose, visto che da qualche giorno si era trasferita a Parma, a casa della madre, proprio per sfuggire alla violenza dell'uomo.

La donna ora si trova ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Reggio Emilia ma non è in pericolo di vita. Il marito è stato bloccato dai vicini di casa accorsi dopo l'allarme dato dalla figlia sedicenne. L'uomo è poi stato preso in consegna dai carabinieri di Montecchio che l'hanno arrestato per il reato di tentato omicidio.

La donna è stata colpita con diverse coltellate quando è entrata in casa insieme alla figlia, certa dell'assenza del marito per prendere i propri effetti personali. L'uomo l'ha prima colpita alla schiena con alcuni colpi, poi una volta a terra ha sbattuto più volte la testa della donna contro il pavimento prima di essere bloccato dai vicini di casa.

Il marito, che era seguito dai servizi sociali del Comune e che all'arrivo dei carabinieri sembrava non rendersi ben conto di quello che aveva fatto, era stato denunciato dai carabinieri alcuni giorni fa per maltrattamenti in famiglia nei confronti della donna che dopo quell'episodio era andata via di casa con la figlia trasferendosi nell'abitazione della madre a Parma.

Oggi, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l'uomo aveva telefonato alla moglie per invitarla a recarsi a casa per ritirare le proprie cose e quelle della figlia perchè lui era assente per qualche ora. In realtà si trattava di un pretesto per tendere un'imboscata alla donna che è stata aggredita ed accoltellata appena entrata nell'abitazione.
(28 dicembre 2008)

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