mercoledì 24 dicembre 2008

Resa pubblica la telefonata di Stasi al 118 dopo la morte di Chiara Poggi

Da Ansa.it del 23.12.08 ore 21.00

GIALLO GARLASCO: LA VOCE DI STASI AL 118, SANGUE DAPPERTUTTO
GARLASCO (PAVIA) - Una voce piuttosto distaccata. Che in un minuto scarso chiede aiuto per ciò che i suoi occhi hanno appena visto: il corpo della propria fidanzata a terra, in una pozza di sangue. La voce è quella di Alberto Stasi, l'unico indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, assassinata a 26 anni nella sua villetta di Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007. Oggi il Corriere.it ha pubblicato l'audio della telefonata che il ragazzo fece al 118 alle 13:49 di quel giorno, appena dopo il ritrovamento del cadavere di Chiara lungo le scale della taverna. Quando l'operatrice del 118 di Pavia risponde alla chiamata d'emergenza Alberto si limita a chiedere "un'ambulanza in via Giovanni Pascoli a Garlasco". Per 20 secondi il giovane cerca di fornire indicazioni sull'esatta ubicazione di villa Poggi ("E' una via a fondo chiuso, la trova subito") e quando l'operatrice sanitaria chiede "Ma cos'é successo?", Alberto dice: "Credo che abbiano ucciso una persona".

Per poi precisare: "Ma forse è viva.... non lo so". Soltanto verso la fine della telefonata, quando sulla sua Golf nera il ragazzo ha già raggiunto la caserma dei carabinieri di Garlasco (che dista circa 300 metri dalla villetta dei Poggi), Stasi dice che la persona che ha visto a terra, dove "c'é sangue dappertutto", é la sua fidanzata. Il tenore della telefonata al 118 è stato fin da subito uno degli elementi ai quali la Procura della Repubblica di Vigevano ha guardato con maggior sospetto, tanto che il pm Rosa Muscio l'aveva inserita nell'elenco degli indizi a carico del fidanzato della vittima nell'ordinanza di fermo che il 24 settembre 2007 lo portò in carcere (e da cui poi lui uscì tre giorni dopo per ordine del gip). E ora è allegata agli atti, in base ai quali é stato chiesto il rinvio a giudizio di Alberto Stasi per omicidio volontario aggravato.

Da Ansa.it del 23.12.08 ore 21.00


Articolo di Erika Camasso
ESCLUSIVA PER CORRIERE.iT
Ecco la telefonata di Stasi al 118

La chiamata che Alberto fece subito dopo il ritrovamento del corpo della fidanzata, Chiara Poggi

GARLASCO (Pavia) – Un minuto scarso. Cinquasette secondi durante i quali Alberto Stasi chiede l'intervento del 118 subito dopo il ritrovamento del corpo della fidanzata, Chiara Poggi, lungo le scale della taverna della sua villetta di Garlasco (Pavia). A quasi un anno e mezzo dal delitto, Corriere.it è in grado di far ascoltare per la prima volta ai propri lettori il file audio della telefonata che Alberto fece al 118 di Pavia. Sono le 13,49 del 13 agosto 2007: l’operatrice sanitaria risponde e Alberto esordisce chiedendo un’ambulanza «in via Giovanni Pascoli a Garlasco». Soltanto dopo 20 secondi il giovane, incalzato dall'operatrice, spiega il motivo della chiamata: «Credo che abbiano ucciso una persona...». Ma poi si corregge: «Forse è viva… non ne sono sicuro…».

LA TELEFONATA - Quando l’operatrice chiede ad Alberto se la vittima sia «una sua parente», il ragazzo risponde finalmente: «No, è la mia fidanzata». Trentaquattro secondi dall’inizio della registrazione. Che si conclude quando Alberto ha già raggiunto sulla sua Golf nera la caserma dei carabinieri di Garlasco, che dista una manciata di metri dalla villa del massacro. Proprio la telefonata al 118 rappresenterebbe, secondo la Procura di Vigevano, da sempre convinta della colpevolezza di Stasi, l’ennesima «stranezza» contenuta nel racconto che l’indagato fece ai carabinieri nell’immediatezza dei fatti. A detta della pm titolare dell’inchiesta, la dottoressa Rosa Muscio, infatti, il «tenore della chiamata» sarebbe infatti quantomai «insolito». Insomma, nella voce di Alberto non si avvertirebbe panico. Nessuna emozione per un ragazzo a cui hanno appena massacrato la donna che amava.

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