lunedì 26 gennaio 2009

Stupro di Roma, quando la politica confonde i cittadini

Il funzionario ha lasciato il Palazzo di Giustizia senza fare dichiarazioni

Stupro Capodanno, la vittima: ''Domiciliari al mio aggressore vanno bene, basta che sia punito''

Per il presidente del tribunale Paolo De Fiore e il presidente dei gip Carlo Figliolia, ''le richieste fatte dal pubblico ministero sono state aderenti alla normativa vigente e il gip non poteva andare oltre''

ultimo aggiornamento: 26 gennaio, ore 19:13
Roma, 26 gen. (Adnkronos) - "Non importa che sia ai domiciliari il mio aggressore... Purche' venga punito". E' lo sfogo della giovane che la sera di Capodanno e' stata aggredita durante la festa svoltasi alla nuova Fiera di Roma, assistita dall'avv. Fabrizio Federici. "Quando ho detto che volevo farmi giustizia era solo uno sfogo perche' credo nella giustizia che deve fare il suo corso e ringrazio tutte le forze dell'ordine, i magistrati per il lavoro svolto. Solo pochi giorni fa l'autore di questo gravissimo fatto era ignoto e senza il loro impegno non sarebbe stato assicurato alla giustizia". "Non mi importa -ha detto ancora la ragazza che sia in carcere o ai domiciliari... Sara' punito per quello che ha fatto e lo Stato dara' una risposta sicura nei modi e nelle forme previste. E che questo serva di monito perche' non si ripetano fatti del genere".

Intanto il capo dell'ufficio ispettivo del ministero di Grazia e Giustizia Arcibaldo Miller è stato in Procura a Roma per interrogare il pubblico ministero Vincenzo Barba, al quale e' affidata l'inchiesta sullo stupro avvenuto la sera dell'ultimo dell'anno nel corso della festa alla Nuova Fiera di Roma.

Miller ha avuto l'incarico dal Guardasigilli di occuparsi in particolare delle modalita' secondo le quali il ragazzo che si e' accusato dello stupro, Davide Franceschini, dopo essersi visto convalidare l'arresto dal gip Marina Finiti ha poi ottenuto su richiesta dello stesso pubblico ministero Vincenzo Barba, gli arresti domiciliari. L'interrogatorio avviene nell'ufficio del procuratore aggiunto Achille Toro. Dopo l'incontro con il procuratore aggiunto e il pm Barba, Miller ha lasciato il Palazzo di Giustizia senza fare alcuna dichiarazione.

Nella polemica provocata dalla concessione degli arresti domiciliari, intervengono anche il presidente del Tribunale Paolo De Fiore e il presidente dei gip Carlo Figliolia. Secondo i due magistrati ''la custodia cautelare non e' anticipazione di pena che si sconta all'esito della condanna. Il gip non poteva andare oltre il provvedimento richiesto dal pubblico ministero il quale, prima di fare la sua richiesta, aveva calcolato se ci fosse pericolo di fuga dell'indagato, di inquinamento della prova o di reiterazione del reato''.

I due magistrati hanno poi aggiunto: ''Quando il legislatore restringera' il potere del giudice, questi agira' di conseguenza. Sbaglia chi parla di messaggio errato. Il giudice deve applicare soltanto la legge. Non ci possono essere provvedimenti esemplari. Il giudice deve solo applicare la legge. E' vero che egli puo' ora sollecitare un giudizio veloce con condanna adeguata e non 'esemplare'. La condanna deve essere adeguata al tipo di reato commesso. Le richieste fatte dal pubblico ministero sono state aderenti alla normativa vigente e il gip non poteva andare oltre''.


Da IlMessaggero.it del 26.01.2009

Stupro Capodanno, presidente tribunale Roma: su domiciliari applicata la legge
Prefetto: non c'è emergenza sicurezza. Ispettori acquisiscono
copia provvedimento. Mancino: Csm pronto a valutare

ROMA (26 gennaio) - «Sbaglia chi parla di messaggi sbagliati, il giudice non deve mandare messaggi ma applicare la legge». Così il presidente del Tribunale di Roma Paolo De Fiore, insieme con il presidente dell'ufficio Gip Carlo Figliolia, interviene sulle polemiche suscitate dalla concessione degli arresti domiciliari a Davide Franceschini reo confesso dello stupro di Capodanno a Roma contro una giovane 23enne. Per De Fiore la richiesta del pm di concedere i domiciliari al giovane «non è assurda, ma aderente alla normativa, in quanto non sussistevano le esigenze richieste dalla legge per il carcere». «Si tratta di un ragazzo incensurato, che ha confessato ed è inserito in una famiglia - ha aggiunto De Fiore - Quando il legislatore ridurrà il potere discrezionale, il giudice applicherà questa nuova legge. Quello che si può e si deve sollecitare è un giudizio veloce con una condanna ad una pena adeguata». Per De Fiore
«le condanne esemplari invocate in questi giorni, tra l'altro non sono proprie del regime democratico». Il presidente del Tribunale spiega che quello che si deve sollecitare è invece un «processo veloce e una condanna adeguata al reato contestato». De Fiore, riferendosi infine ad un sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera dal quale è emerso che oltre il 90% degli intervistati non era d'accordo con la concessione dei domiciliari ha osservato: «La giustizia del popolo non è sempre una giustizia sicura. Ricordiamoci che oltre 2000 anni fa Gesù Cristo fu condannato proprio dalla giustizia del popolo».

Ispettori acquisiscono copia domiciliari concessi al reo confesso. Il capo degli ispettori del ministero della Giustizia Arcibaldo Miller ha acquisito la richiesta di convalida e di emissione di una misura di custodia cautelare ai domiciliari a Franceschini, nonché il provvedimento emesso sabato dal gip Marina Finiti.

Mancino: Csm pronto a valutare. Il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino a proposito di un'eventuale apertura di pratiche a tutela del pm titolare dell'inchiesta e del Gip che ha concesso i domiciliari, ha detto: «Se ci saranno richieste di tutela potremo intervenire sulla questione ma per il momento non ci sono iniziative». Mancino ha spiegato: «Noi abbiamo compiti molto limitati, possiamo esprimere pareri su iniziative legislative se sono presentate dal governo e discusse in parlamento». Però, ha ribadito, «non siamo noi gli autori dell'iniziativa, né possiamo presentarla».

Prefetto Roma: non c'è emergenza sicurezza. «Nella Capitale non c'è alcuna emergenza sicurezza» ha detto il Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, in un'intervista a One-o- Five Live, il canale in italiano della Radio Vaticana. «Nei giorni scorsi si sono verificati fatti criminosi significativi e raccapriccianti ai quali le forze dell'ordine daranno una ferma risposta» ha aggiunto Pecoraro spiegando che però «questo non è indice di un aumento dei reati che, contrariamente a quanto si dice, sono in calo». Contro la cirminalità Pecoraro auspica «un aumento della video sorveglianza laddove le forze dell'ordine per ovvie ragioni non possono essere presenti per il controllo del territorio». Riferendosi in particolare allo stupro di Guidonia, il prefetto si è detto «moderatamente ottimista».

La Russa: il giudice ha fatto male. «Sono un avvocato e normalmente aspetto le motivazioni ma il magistrato ha fatto male a non giudicare la gravità dell'atto e il ritorno che ha - spiega il ministro della Difesa, Ignazio La Russa - Io, al suo posto, lo avrei lasciato un po' agli arresti».

Veltroni: io non strumentalizzerò. Sui problemi della sicurezza, spiega Walter Veltroni, «serve serietà» e da parte del Pd non ci sarà mai «un tentativo di strumentalizzazzione», come avvenne invece da parte del centrodestra un anno fa, per esempio con l'omicidio della signora Reggiani.

La vittima: credo nella giustizia. «Non mi importa se quella persona stia in carcere o ai domiciliari sarà punito per quello che ha fatto» ha commentato ragazza vittima della violenza attraverso il suo legale, l'avvocato Fabrizio Federici. Toni sicuramente meno vendicativi rispetto alle parole di ieri in cui prometteva che si sarebbe fatta «giustizia da sola». «Lo Stato saprà dare una risposta sicura nei modi e nelle forme previsti che possa essere anche un monito affinchè non vengano compiuti altri fatti del genere», ha spiegato l'avvocato riportando il pensiero della sua assistita. Riguardo la volontà di farsi giustizia da sola la ragazza ha confidato al suo legale: «è stato solo uno sfogo, credo nella giustizia che deve fare il suo corso e ringrazio tutte le forze dell'ordine ed i magistrati per il lavoro svolto». «Solo pochi giorni fa l'autore della violenza non era noto e solo grazie all'impegno dei magistrati e delle forze dell'ordine è stato assicurato alla giustizia», ha concluso l'avvocato Fabrizio Federici.

«La cosa più brutto per una donna». «Per qualsiasi ragazza, per qualsiasi donna penso sia la cosa più brutta che possa succedere - spiega la ragazza di Genzano - Voglio che si spengano i riflettori sulla mia vicenda ed ho fiducia nella giustizia». «Porto, come dice il mio avvocato ancora i segni della violenza addosso - ha detto - sono in cura da uno psicologo, però confido nella giustizia e so che farà il suo corso e alla fine andrà tutto bene».

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