venerdì 2 gennaio 2009

Violentata a Capodanno alla festa nella Fiera di Roma

Un altro terribile episodio arricchisce il già folto numero di imprese criminali di questo capodanno, si tratta di uno dei crimini più abietti: uno stupro di gruppo.
Tutte le testae online hanno dato ampio spazio alla notizia, aggiungendo particolari sulla vittima della violenza, come la professione di barista, esercitata nella zona dei Castelli Romani, il fatto che, forse, potesse essere sotto l'effetto di stupefacenti, che comunque gli inquirenti avrebbero accertato che non era stata costretta all'assunzione di droghe e su questa linea discorrendo con il sottile, manipolatorio intento molto velato, quasi subliminale, di screditare la vittima, mettendo in dubbio la sua moralità o l'intenzione di "sballare" a Capodanno. Ogni volta che mi imbatto in un caso di violenza sessuale di gruppo non posso fare a meno di pensare al "Processo per stupro" della trasmissione "Un giorno in Pretura" risalente a più di trenta anni fa, quando una giovanissima e determinata avvocatessa, la compianta Tina Lagostena Bassi, denunciava la doppia violenza subita dalla vittima, prima dai suoi aguzzini e dopo da chi amministra la giustizia, dagli avvocati difensori ai giudici, colpevolizzando la ragazza per ridurre le responsabilità oggettive degli stupratori.Doppia violenza ancora più eclatante nel caso del massacro del Circeo, 1976, in cui fu uccisa da ragazzi della Roma bene, (Ghira, Guida e Izzo) Rosaria Lopez e Donatella Colasanti sopravvisse alle ferite, con immensa disperazione senza ottenere piena giustizia nel resto della sua vita .....

I commenti dei lettori agli articoli, in particolare sul quotidiano di Roma IlMessaggero.it sono numerosi (195 alle ore 21.45) e ancora una volta illuminanti: permettono di tastare il polso sulle reazioni, emozioni della "gente comune", mettendo in rilievo come ,anche la violenza sessuale, possa essere facilmente strumentalizzata a fini di propaganda politica contro l'amministrazione comunale.
Era la terza violenza che ancora mancava all'appello...

Dal Messaggero.it del 2 gennaio 2009
Parla la ragazza: «Erano 6 o 7, parlavano italiano»

articolo di Marco De Risi e Paola Vuolo
ROMA (2 gennaio) - «Mi hanno aggredita erano in tanti, forse sei o sette, non sono sicura di poterli riconoscere, ma non credo che fossero stranieri, parlavano italiano». Eleonora si sente una sopravvissuta, fa fatica a raccontare alla polizia l’orrore di una notte intera. La barista dei Castelli di 25 anni, dopo la terribile violenza, è ricoverata al reparto di Ginecologia ed Ostetricia del San Camillo, dove è stata operata ed è ricoverata per lesioni interne. «La ragazza è arrivata in stato di shock aveva perso molto sangue - dicono i medici - una situazione psicologica giustificata dalla natura dell'aggressione». La prognosi è riservata, anche se la barista non è in pericolo di vita.

Eleonora (il nome è di fantasia), la notte di San Silvestro è stata violentata dal branco, massacrata di botte mentre intorno a lei 30.000 ragazzi ballavano nei padiglioni del Festival ”Amore 09” della Nuova Fiera di Roma. Gli investigatori della Mobile guidati da Vittorio Rizzi, stanno ricostruendo in queste ore la dinamica. «Siamo arrivati insieme alla festa poi ci siamo persi di vista - dice Nicola, che la notte dello stupro era nella stessa comitiva di Eleonora - verso le 4 e mezzo sono andato a cercare Eleonora e non l’ho trovata, ho pensato che fosse andata via con un altro amico». Alla festa Eleonora c’era andata anche con la sorella, che ora è qui in ospedale, muta e immobile da ore. La barista è stata trovata ieri mattina alle 6.30 da un addetto alla sicurezza dell’organizzazione fuori al cancello della nuova Fiera di Roma: «L’ho trovata fuori dal cancello la ragazza era in uno stato pauroso - dice il vigilante - era piena di sangue e lividi, non riusciva a parlare, l’ho portata nel gabbiotto dell’ingresso poi nel padiglione 6 dove c’era il presidio del soccorso, qui sono arrivati i poliziotti e la dottoressa del 118».

Eleonora non ha parlato più per ore, fino a ieri sera, quando assistita da una pisicologa ha raccontato alla polizia quello che ricordava.

«Non me l’hanno fatta neanche vedere», dice un amico di Eleonora, «io l’ho saputo stamattina e sono venuto in ospedale per accompagnare il fratello, è una cosa terribile».

Il sindaco Gianni Alemanno parla di, «gesto che non deve rimanere impunito» e annuncia che il Comune si costituirà parte civile.

«Voglio esprimere la mia solidarietà alla ragazza vittima dell'aggressione alla Fiera di Roma. Un episodio sconcertante sul quale mi auguro sia fatta al più presto piena luce - dice l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso - quello che per la giovane doveva essere un momento di festa e divertimento è stato trasformato in un incubo da un gruppo di delinquenti. Alla giovane va la mia vicinanza personale e quella dell'intera città». «In merito all'episodio di violenza sessuale, subita questa notte da una ragazza durante un concerto, posso affermare che il Comune di Roma si costituirà parte civile - afferma la delegata del sindaco di Roma alla Pari Opportunità, Lavinia Mennuni - si tratta di un atto gravissimo su cui mi auguro venga fatta chiarezza al più presto».


Approfondimento da IlMessaggero.it del 2 gennaio 2009

Violentata alla festa di Capodanno:
«Spero che gli aggressori vengano presi»


ROMA (2 gennaio) - «Spero che i miei violentatori vengano presi». La 25enne romana violentata la notte di San Silvestro a Amore 09 alla Nuova Fiera di Roma è ancora sotto choc, ma ha la forza di chiedere alle forze dell'ordine di fare giustizia. La giovane ha pronunciate quella frase a al vicesindaco Mauro Cutrufo che oggi pomeriggio è andato a farle visita all'ospedale San Camillo, dove è ricoverata. Al vicesindaco ha chiesto se alla Fiera quella sera fossero in azione delle telecamere.

Cutrufo ha detto di aver trovato «la giovane molto provata. Aveva gli occhi gonfi, non so se per il troppo piangere o per le ecchimosi, ma sta cercando di reagire». A lei, «minuta, castana, una ragazza normalissima», il vicesindaco ha donato un mazzo di fiori, «soprattutto rose bianche che lei ha gradito», e le ha portato i saluti del sindaco Gianni Alemanno. Cutrufo ha detto che la giovane ha riferito che «i giornali hanno scritto molte inesattezze su di lei. Innanzitutto, ha tenuto a precisare che non ha mai fatto uso di sostanze stupefacenti. Ha ringraziato i medici e gli infermieri per come è stata assistita. E infine che alla festa era andata solo insieme a due sue amiche». «Prima che me ne andassi mi ha fatto un sorriso - ha concluso Cutrufo - e io gliel'ho fatto notare. Me ne ha fatto un altro».

Non è stata costretta a prendere droghe. Il racconto fornito dalla giovane agli uomini della squadra mobile, guidati da Vittorio Rizzi, è ancora troppo frammentario per ricosttruire in modo chiaro la dinamica di quanto è avvenuto. Gli inquirenti, al momento, non confermano il numero degli aggressori, né il fatto che siano italiani, ma si limitano a dire che la vittima non è stata costretta ad assumere droga. Bisognerà aspettare che la giovane sia in condizioni di poter aiutare gli inquirenti, ricordando precisamente quanto accaduto e quanto subito quella notte.

La visita di un'amica. La ragazza ha chiesto di poter incontrare una sua amica che per alcune ore le è stata vicina nella stanza dell'ospedale. Ad assisterla ci sono anche alcuni specialisti e psicologi. I medici hanno effettuato un tampone di drenaggio per gli ematomi provocati dalla violenza.

Gli organizzatori di "Amore 09" si costituiranno parte civile. Roma for Music, organizzatrice di Amore 09 «si costituisce parte civile come il sindaco Alemanno contro i responsabili della violenza». L'organizzazione di Amore 09 comunica in una nota che« è irresponsabile strumentalizzare episodi come questi per l'eterna competizione politica tra destra e sinistra» e spiega che l'evento è nato nel 2004 ed è «sempre stata sostenuta dalle amministrazioni locali». «Il sostegno dell'amministrazione del sindaco Alemanno, in continuità con le amministrazioni passate, ha permesso di garantire la sicurezza agli oltre trentamila giovani provenienti da tutta Italia e dall'estero, che hanno partecipato alla manifestazione».

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha confermato che il Comune si costituirà parte civile è ha dato il suo ok alla proposta del presidente Pomarici di convocare un Consiglio comunale straordinario sulle cause della violenza contro le donne «al fine di creare una strategia condivisa, anche mediante l'approvazione di una mozione in cui convergano tutti i capigruppo, per sostenere con maggior forza ogni forma di contrasto a questa gravissima offesa alla dignità della donna e della persona umana».

Il deputato del Pd, Jean Leonard Touadi, ex assessore alla Sicurezza e alle Politiche giovanili del Comune, critica il sindaco. «Apprezziamo - ha detto - le parole pacate del sindaco Alemanno, ma registriamo quantomeno un significativo cambio di tono rispetto a nove mesi fa, quando, in piena campagna elettorale, dopo lo stupro della ragazza congolese, puntava strumentalmente il dito contro il Campidoglio e annunciava tolleranza zero». Touadi ricorda il commento fatto sull'aggressione a una coppia olandese «con un errore clamoroso, sostenendo che i due turisti non dovevano trovarsi in quel luogo; questa volta non può più dirlo, perché la violenza si è consumata alla Fiera di Roma e per di più sembrerebbe avere come protagonisti non extracomunitari ma italiani».

Touadi dice che «nonostante i proclami ultra-securitari» la giunta, non ha «risolto il problema sicurezza nella città di Roma, che passa anche attraverso il potenziamento dell'illuminazione diffusa, la lotta contro il degrado e soprattutto la cultura della prevenzione».

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