sabato 3 gennaio 2009

La ragazza violentata a Roma durante la festa di Capodanno: affiorano i primi ricordi

Non si è ancora spenta l'eco della notizia della violenza di gruppo nella notte di Capodanno alla Fiera di Roma, la ragazza è ancora ricoverata in ospedale, e tenta di aiutare gli investigatori ad individuare gli autori della bestiale aggressione. Ma la memoria, in circostanze traumatiche come questa, emerge a fatica poichè l'evento traumatico così recente e profondo anche con l'assistenza di uno psicologo non permette una rapida e completa rievocazione del ricordo traumatizzante, amnesia parziale come ultimo baluardo di difesa dal vissuto di violenza.
Sarà necessaria una assistenza più prolungata e l'applicazione di alcune tecniche psicologiche specifiche in casi simili, perchè sia possibile una elaborazione funzionale alla ricostruzione della dinamica della violenza e in particolare dell'aspetto fisico degli autori del crimine.


da IlMessaggero.it del 3.01.2009
Violentata alla festa di Capodanno: l'aggressore «aveva una maglietta bianca»
articolo di Paola Vuolo
ROMA (3 gennaio) - «L’ho visto all’improvviso comparire alle mie spalle, aveva una maglietta bianca». Sono poco più che dei flash i ricordi di Eleonora (il nome non è quello vero), 25 anni, la barista dei Castelli romani violentata la notte di San Silvestro durante la mega festa “Amore 09” nella Nuova Fiera di Roma, una moderna struttura in aperta campagna, sulla strada che porta all’aeroporto di Fiumicino.

Eleonora racconta ogni giorno un po’ di incubo, aggiunge particolari, ma poi dice che è solo buio. Ed è confusa con i poliziotti che l’ascoltano in ospedale con l’aiuto di uno psicologo, parla di più uomini che l’hanno violentata, ma ne ricorda uno, «quello con la maglietta bianca». E dice: «Ero uscita dal padiglione dove stavo ballando, c’era musica House, dovevo andare in bagno, sono entrata in un bagno chimico, all’improvviso mi sono accorta che c’era qualcuno alle mie spalle, era un uomo con una maglietta bianca. Non ricordo altro, da questo momento mi si annebbia tutto».

E’ difficile per gli investigatori della Mobile guidati dal capo, Vittorio Rizzi, ricostruire la dinamica e cercare di tracciare un identikit di chi l’ha violentata. Anche se Eleonora ricorda per il momento solo l’uomo dalla maglietta bianca, quasi certamente italiano, gli investigatori non escludono che la ragazza possa essere stata violentata dal branco.

E’ possibile che lo sconosciuto sia entrato da solo nel bagno, e che fuori ci fossero gli altri ad aspettarlo.

Ieri sono state sequestrate le telecamere della Nuova Fiera, nelle immagini catturate dalla videosorveglianza potrebbero esserci elementi utili alle indagini.

Gli inquirenti hanno ascoltato di nuovo gli amici di Eleonora, uno di loro racconta che verso le 4 del mattino l’ha vista uscire dal padiglione e che gli è sembrato che la ragazza era con uno che conoscono.

Eleonora è stata trovata alle 6.30 della mattina di Capodanno da un agente della security, portata all’ospedale san Camillo la ragazza è stata operata per le lesioni interne, non si esclude che l’ha violentata abbia infierito su di lei anche con qualche oggetto.

I medici che l’hanno soccorsa per primi non escludono che la ragazza fosse sotto l’effetto di qualche eccitante. Ma gli amici giurano che loro non hanno mai preso droghe né altro, e la polizia esclude che qualcuno l’abbia costretta a prendere droghe.

Eleonora non aveva mai passato un Capodanno fuori dal piccolo centro dei Castelli dove vive. Era la prima volta per lei e per i suoi amici: avevano sempre aspettato la mezzanotte nel garage sotto casa, ma quest’anno avevano deciso di fare una cosa diversa dal solito. Eleonora ha trovato solo l’orrore.

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