giovedì 1 gennaio 2009

Catanzaro: giovane legato e bruciato vivo

Da LaStampa.it

1/1/2009 (13:32)
Catanzaro, giovane legato a un albero
e bruciato vivo: è in gravi condizioni


Cristian Galati è fratello di Valentino, scomparso in un caso di "lupara bianca"
CURINGA (CATANZARO)
Un giovane, fratello di un ragazzo scomparso dal dicembre 2006, è stato legato e bruciato vivo, ma si è salvato, anche se le sue condizioni sono molto gravi, perchè le fiamme si sono spente da sole. Il fatto è successo a Curinga, un paese del lametino. Il giovane, Cristian Galati, di 24 anni, di Filadelfia (Vibo Valentia) è stato portato nell’ospedale di Lamezia Terme ma sarà trasferito nel Centro grandi ustioni di Catania per la gravità delle sue condizioni avendo riportato ustioni di terzo grado su tutto il corpo.

Cristian è fratello di Valentino Galati, scomparso nel dicembre 2006 quando aveva 20 anni. Di lui non si hanno più notizie e gli investigatori ritengono che possa essere stato vittima di una «lupara bianca». Cristian, oltre alle ustioni, presenta un trauma cranico, segno che prima di essere dato alle fiamme è stato anche picchiato. L’allarme è stato dato stamani da un agricoltore che ha sentito i lamenti del giovane. Quando i sanitari del 118 e i carabinieri della Compagnia di Girifalco sono giunti sul posto, una zona boscosa nelle campagne di Curinga, hanno trovato il ragazzo legato e coperto di ustioni. Sul luogo del ritrovamento stanno lavorando adesso i carabinieri della scientifica alla ricerca di elementi utili a rintracciare gli aggressori.

Al momento non è ancora chiaro se chi ha ha dato fuoco a Cristian Galati lo abbia fatto pensando di averlo già ucciso o abbia deliberatamente cercato di bruciare vivo il giovane. Il fratello di Cristian, Valentino, appassionato d’informatica, fino a poco prima della scomparsa, faceva il seminarista e poi aveva lavorato come custode di un locale notturno. L’ultima volta che è stato visto, usciva dalla sua abitazione per andare al lavoro e da allora non si è più saputo nulla di lui. La sua auto fu ritrovata dai carabinieri nei pressi della stazione ferroviaria di Vibo Valentia-Pizzo. Nonostante gli appelli dei genitori e la mobilitazione di tutta la comunità di Filadelfia, centro del vibonese, di Valentino Galati non si è saputo più niente.


DA ILCORRIEREDELLASERA.IT ORE 13.18

IL FATTO E' ACCADUTO A CURINGA. SI E' SALVATO PERCHE' LE FIAMME SI SONO SPENTE DA SOLE.
Giovane legato a un albero e bruciato
vivo nel Catanzarese: è gravissimo

L'uomo, Cristian Galati, è il fratello di Valentino, scomparso nel 2006 per un caso di «lupara bianca»
CURINGA (CATANZARO) - Un giovane, Cristian Galati, 24 anni, fratello di un ragazzo scomparso dal dicembre 2006, è stato legato e bruciato vivo, ma si è salvato, anche se le sue condizioni sono molto gravi, perché le fiamme si sono spente da sole. Il fatto è successo a Curinga, un paese del lametino. Il giovane, originario di Filadelfia (Vibo Valentia), è stato portato nell'ospedale di Lamezia Terme ma sarà trasferito nel Centro grandi ustioni di Catania per la gravità delle sue condizioni avendo riportato ustioni di terzo grado su tutto il corpo. «Sono stati in due. Mi hanno preso a Filadeldia e poi portato qui e picchiato». Sono state queste le uniche parole dette ai soccorritori. Il ragazzo non ha potuto dire altro a causa della gravità delle sue condizioni.
RITROVAMENTO - È stato un agricoltore che ha sentito i lamenti del giovane, a chiamare i soccorsi. Quando i sanitari del 118 e i carabinieri della Compagnia di Girifalco sono giunti sul posto, una zona boscosa nelle campagne di Curinga, hanno trovato il ragazzo legato e coperto di ustioni. Sul luogo del ritrovamento stanno lavorando adesso i carabinieri della scientifica alla ricerca di elementi utili a rintracciare gli aggressori. Al momento non è ancora chiaro se chi ha dato fuoco a Cristian Galati lo abbia fatto pensando di averlo già ucciso o abbia deliberatamente cercato di bruciare vivo il giovane.
LA VICENDA - La storia di Galati è legata a 5 cinque casi di lupara bianca che si sono verificati nella zona compresa tra Filadelfia, Francavilla Angitola, Acconia di Curinga e Pizzo su cui ha indagato un giornalista della Gazzetta del Sud, Antonio Sisca (subendo minacce e percosse) che ha ripercorso le vicende di Domenico Serraino, di Francavilla Angitola, di Francesco Aloi di Pizzo, di Francesco Stillitano di Francavilla, di Santo Panzarella di Acconia di Curinga e appunto di Valentino Galati di Filadelfia il cui caso era anche finito a «Chi l'ha visto». Valentino Galati , appassionato d'informatica, fino a poco prima della scomparsa, nel dicembre del 2006, faceva il seminarista e poi aveva lavorato come custode di un locale notturno. L'ultima volta che è stato visto, usciva dalla sua abitazione per andare al lavoro e da allora non si è più saputo nulla di lui. La sua auto fu ritrovata dai carabinieri nei pressi della stazione ferroviaria di Vibo Valentia-Pizzo. Nonostante gli appelli dei genitori e la mobilitazione di tutta la comunità di Filadelfia, centro del vibonese, di Valentino Galati non si è saputo più niente. Su quest'ultimo caso in un articolo Sisca ha scritto i nomi dei presunti responsabili di quello che si ritiene un caso di sequestro a cui sarebbe seguito l'omicidio dell'ostaggio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

cristian è un mio caro amico..credetemi,queste cose solo ki le vive Le sa..in1paesino come questo è cosi..è inutile fare congetture tutti sanno ma nessuno parla. spero solo ke si salvi xkè quella povera donna della madre non si merita la perdita di un altro figlio cosi e xke' lui è un ragazzo serio e onesto ma soprattutto con 1 cuore d'oro,x la mano di certa gente di merda..CORAGGIO CRISTIAN!