lunedì 17 novembre 2008

Strage Erba/3

Da IlGiornale.it del 17 novembre 2008 ore 14.03


Erba, il pm: "E' un viaggio nell'orrore Ergastolo per Olindo e Rosa Romano"
Il pubblico ministero Massimo AstoriComo - all’inizio della sua requisitoria, ha lasciato intendere che chiederà l’ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, imputati per la strage di Erba. "Ripercorrerò tutte le tappe della vicenda affinchè voi giudici possiate scrivere l'unica parola possibile, quella parola che si chiama ergastolo" ha detto. "Oggi faremo un altro viaggio nell’orrore, perché questo processo è stato tutto un viaggio nell’orrore". Il magistrato ha quindi cominciato a ricostruire i rapporti tra gli imputati e le vittime: "Raffaella Castagna e Azouz Marzouk erano un’ossessione, li odiavano". Olindo Romano, inoltre, "spiava i vicini di casa, ne calcolava gli orari".
La ricostruzione "Uno dei più feroci atti criminali che la storia ricordi nel nostro Paese". Questa è stata la strage di Erba per il pm di Como. Astori è giunto solo "alla metà di quel viaggio dell’orrore" attraverso il quale intende dimostrare la responsabilità della coppia. La tragedia, a suo avviso, ebbe il suo prologo nel 2001, nel primo periodo di coabitazione, quando in casa di Raffaella Castagna non era ancora arrivato suo marito Azouz Marzouk. "Il motore della tragedia fu avviato in quegli anni" ha detto Astori, ma la "scintilla" che la fece esplodere fu quell’atto di citazione per il processo del 13 dicembre 2006, due giorni dopo la strage, intentato da Raffaella Castagna contro i coniugi che l’avevano aggredita. Astori, che durante la requisitoria si avvale di slide e di contributi audio con la registrazione degli interrogatori di Olindo e Rosa, ha fatto anche una cruda contabilità dei colpi che uccisero Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, la madre della donna Paola Galli, la loro vicina di casa, Valeria Cherubini e ferirono gravemente il marito di quest’ultima, Mario Frigerio: 76 colpi dei quali 24 furono le sprangate e 52 le coltellate. L’ultima, nell’appartamento di Raffaelle Castagna, uccise Youssef, di poco più di due anni, e fu "vibrata alla gola senza pietà".
Carlo Castagna: "No all'ergastolo" Carlo Castagna, padre, marito e nonno di tre delle vittime, invita Olindo Romano e Rosa Bazzi a pentirsi e dichiara di non augurarsi che i due coniugi vengano condannati all’ergastolo. In un’intervista a Mattino Cinque, Castagna ha dichiarato: "Io non voglio il carcere a vita per loro due, io dico che loro devono trovare il coraggio di percorrere quel cammino di ravvedimento e di pentimento. Devono chiedere il perdono solamente a qualcuno che sta molto molto in alto". Castagna considera che Bazzi e Romano siano delle "vittime a loro volta di un disegno maligno, ricadute in un disegno dal quale secondo me non dovevano assolutamente lasciarsi abbagliare...". Dopo aver spiegato che si augura che Olindo e Rosa "prima o poi possano trovare il senso di quello che hanno compiuto", Castagna spiega di aver "ritenuto che non dovessi vivere odiandoli, sarebbe stato per me una tragedia". E poi l’uomo si spinge anche più in là: "Io sono disponibile se loro avessero desiderio di una mia presa di contatto, di una mia vicinanza , magari anche epistolare, mi sento di essere pronto per frappormi fra i miei cari e loro".

Il processo Sette mesi dopo l’ultima udienza si riapre dunque l’assise. Il calendario prevede la requisitoria dell’accusa, che potrebbe protrarsi anche per più udienze, quindi la parola passerà alle parti civili e infine alla difesa di Romano e Bazzi. I due imputati sono presenti in aula e non è escluso che l’uomo possa fare dichiarazioni spontanee. L’accusa si basa principalmente sulla testimonianza di Mario Frigerio, ferito gravemente ma sopravvissuto alla strage, che ha accusato Olindo Romano. L’uomo prima confessò gli omicidi, quindi ritrattò accusando di gli inquirenti di avergli fatto il lavaggio del cervello, dichiarandosi quindi innocente.
In aula Sono presenti gli imputati e tutti i protagonisti della vicenda: Azouz Marzouk, il tunisino marito e padre di due delle vittime, e Carlo Castagna, con i figli. Castagna, nella strage di Erba dell’11 dicembre 2006 perse la moglie (Paola Galli), la figlia (Raffaella) e il nipotino Youssef di poco più di due anni. La quarta vittima fu Valeria Cherubini, moglie di Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla strage. L'uomo seguirà il processo da casa.
Gente in coda Dalle 7 di questa mattina molte persone sono in fila davanti al tribunale di Como per assistere all’udienza della requisitoria del pm. Almeno una trentina le persone che hanno atteso l’apertura dell’aula al piano terra.

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