domenica 16 novembre 2008

Riprende il processo per la strage di Erba

La cronaca offre notizie anche sulla strage di Erba il cui processo aveva subito un arresto in seguito alle richieste di ricusazione delle sede di giudizio, il Tribunale di Como da parte dei difensori di Rosa Bazzi e Olindo Romano.
Cosa vi suscita l'ultimo paragrafo relativo al pubblico?



Da La stampa.it

16/11/2008 (15:15)
Strage di Erba, riparte il processo


Il pm chederà l'ergastolo per Rosa
e Olindo. Gli imputati sono pronti
a rilasciare dichiarazioni spontanee
MILANO
Dopo uno stop di sette mesi il processo per la strage di Erba che vede imputati i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi è pronto a ripartire, per finire presto. Domani davanti ai giudici della Corte d’Assise di Como presieduta da Alessandro Bianchi, la cui imparzialità è stata messa in discussione dalla difesa, il pm Massimo Astori prenderà la parola per le richieste di condanna.

Scontato pensare che punterà all’ergastolo per chi, l’11 dicembre 2006, uccise quattro persone tra cui un bambino di due anni e ne ferì in modo grave una quinta. A morire sotto i colpi dei killer furono Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, la nonna del piccolo Paola Galli e una vicina di casa Valeria Cherubini. Rimase solo ferito il marito, Mario Frigerio, perchè creduto morto. Il sostituto procuratore prenderà la parola per oltre sette ore in cui ricostruirà, con l’aiuto delle immagini, quanto avvenuto nella corte di via Diaz e quanto i numerosi testimoni e l’unico sopravvissuto alla strage hanno raccontato in aula nel corso del processo iniziato il 29 gennaio scorso. Un’intera udienza, almeno, per chiedere il carcere a vita per i coniugi Romano, poi la parola passerà alle parti civili e alla difesa degli imputati, i legali Enzo Pacia, Fabio Schembri e Luisa Bordeaux.

In poche udienze è attesa la sentenza, ma prima è probabile che a prendere la parola siano i due accusati. Secondo indiscrezioni sono pronti a fare dichiarazioni spontanee sul cui contenuto non trapela nulla. Non è la prima volta che Olindo e Rosa parlano davanti alla Corte. In precedenza avevano accusato i carabinieri di avergli estorto la confessione. Scontata la presenza degli imputati in aula, così come quella della famiglia Castagna e di Azouz Marzouk, padre e marito di due delle quattro vittime, che continua lo sciopero della fame in carcere dove è detenuto per spaccio di stupefacenti. Il tunisino che ha patteggiato una pena di 13 mesi si oppone all’espulsione che scatterà il primo gennaio prossimo. Saranno presenti anche i figli del supertestimone Frigerio, ma è difficile che lui sarà seduto tra i banchi. «Sta male - fa sapere il suo legale Manuel Gabrielli - e non è in grado di reggere a tanto stress». I cittadini di Como, invece, si rimetteranno in fila per accaparrarsi i pochi posti in aula per assistere all’udienza.

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