sabato 27 dicembre 2008

Omicidio dell'autosalone a Roma: sviluppi nelle indagini

La cronaca di oggi ci consegna un aggiornamento su un delitto avvenuto pochi giorni fa a Roma.
Credo che occorra conoscere il seguito dei casi presi in esame di volta in volta, anche se non sono più sotto i riflettori, la narrazione non si dovrebbe interrompere senza che si abbia una conclusione, almeno di significato, dell'evento. In caso contrario, sospinti dalla mole di informazioni a getto continuo rischieremmo di avere soltanto notizie frammentate che nulla o poco possono portare alla comprensione, interpretazione e attribuzione di significato all'evento, operazioni che ci consentono di sentirci "presenti", partecipi dal punto di vista cognitivo ed emozionale,e presenti insieme ad Altri che condividono con noi le interpretazioni e le opinioni. Questo concetto di presenza come individui che perseguono l'obiettivo di una più agevole conoscenza dei fatti di vita quotidiana per trovare sempre più strumenti per adattarsi e sopravvivere,unito alla presenza insieme ad Altri che hanno i nostri stessi obiettivi(presenza sociale) sono fra i caposaldi delle opportunità o "affordance" che i giornali online e i commenti dei lettori offrono, aumentando la democrazia dell'informazione.

Ora leggiamo l'articolo Da IlMessaggero.it del 27.12.08 cronaca Roma


Omicidio dell'autosalone, l'assassino
ha simulato una rapina


di Paola Vuolo
ROMA (27 dicembre) - L’assassino dell’autosalone ha simulato una rapina. Dopo il massacro l’uomo che ha ucciso a martellate Massimiliano Patis, 38 anni, e ridotto in coma suo zio Alessandro De Antonis, 42, ha fatto sparire il Rolex di De Antonis e i portafogli delle vittime. Se li è portati via insieme all’arma del delitto per nascondere il vero movente: almeno questa è l’ipotesi che gli inquirenti ritengono più probabile.

Si cerca l’uomo che lunedì era a pranzo con zio e nipote, il sospettato numero uno dell’agguato di via Tito Livio, una persona dall’aspetto distinto tra i 40 e i 50 anni, alto un metro e settanta circa, robusto e con i capelli brizzolati.

Lunedì scorso, verso le 13, un’ora prima del massacro, lo sconosciuto era a pranzo con Massimiliano ed Alessandro al forno di piazzale Medaglie d’oro, hanno mangiato delle lasagne, la supertestimone, la donna che li ha serviti ricorda che i tre parlavano tranquillamente. Dopo pranzo hanno preso anche un caffè nel bar lì vicino, e poi? Se i tre si sono salutati dopo il caffè, perché lo sconosciuto non si è ancora presentato alla polizia?

Questo fa ritenere agli inquirenti che l’uomo del pranzo non sia estraneo al massacro. Gli agenti della Mobile guidati dal capo, Vittorio Rizzi, hanno l’identikit dello sconosciuto, il fotokit e forse anche il nome: la sua immagine è stata inviata anche alle questure di altre città. Gli investigatori stanno esaminando i filmati delle telecamere dell’autosalone della Balduina e i tabulati dei cellulari delle vittime.
L’omicidio di Massimiliano Patis non era premeditato: è stato un delitto d’impeto, dicono gli investigatori.

L’assassino ha cominciato a colpire zio e nipote con un martello (è scritto nel referto che l’arma potrebbe essere questa), ma perché? Questione di soldi? Alessandro De Antonis, socio di una immobiliare con Tommaso Rocchi, l’attaccante della Lazio, aveva aperto l’autosalone in via Tito Livio con il nipote tre anni fa. E sembra che gli affari nella concessionaria di lusso non andassero molto bene.

Le macchine Audi, Mercedes e Porsche venivano anche noleggiate. c’è una relazione tra l’attività di zio e nipote e l’agguato mortale? Le vittime sono incensurate, non hanno mai avuto noie con la legge, neppure una banale denuncia e per gli inquirenti è difficile pensare quindi ad un regolamento di conti. Forse a colpirli è stato un cliente che ha creduto di essere stato raggirato? O qualcuno che doveva avere dei soldi dai due? Alessandro De Antonis è ricoverato al Gemelli in terapia intensiva, l’uomo è in coma farmacologico e lotta tra la vita e la morte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

17 feb 2009 - Più di un mese fa, in vista del miglioramento delle condizioni del secodo uomo aggredito, unico testimone dei fatti, alcuni giornali diedero la notizia dell'imminente cattura dell'assassino. Poi, nulla. Si sa qualcosa?