mercoledì 8 dicembre 2010

La strage di donne continua: impossibile fermarla... con gli assassini in libertà

Anche oggi la cronaca di una morte annunciata di una donna di Matera che era sfuggita ad un tentativo di omicidio da parte del suo ex che pur condannato ad 8 anni di reclusione, dopo averne scontati solo 4 mesi in carcere e 16 agli arresti domiciliari era libero. Certo, aveva avuto una misura restrittiva ordinata dal giudice non poteva avvicinarsi alla donna, ma ha continuato a farlo fino a portare a termine il suo disegno criminale, non folle, ma di lucida gelosia e malato senso di possesso "O mia o di nessuno", quindi da uccidere con sette coltellate, davanti al figlio della vittima ed altri testimoni, senza scrupoli, senza alcuna remora.Dubito che sconterà la nuova pena che gli sarà inflitta, a lui come ai suoi precedenti colleghi di omicidio di ex.
Se la rabbia vi sembra eccessiva, non è l'emozione che guida le mie parole, ma la semplice riflessione, quindi pensiero, cognizione,che tenendo conto esclusivamente della statistica, scienza senza emozioni, questi assassini in un modo o in un altro non scontano mai completamente le loro condanne.
Se è vero che il carcere deve essere anche luogo deputato al recupero, vorrei che mi spiegassero come in 20 mesi sia stato possibile un tale rinsavimento dai propositi violenti ed omicidi da giustificare la messa in libertà di un uomo bomba ad orologeria!
Non scaldiamoci la coscienza con le misure restrittive, con la carenza di organico nel comparto sicurezza per la crisi delle risorse a disposizione, chi poteva controllare il rispetto di tale misura?
Quindi siamo al paradosso, ma neanche così scontato che uno Stato con leggi giuste, che sono ispirate a valori condivisibili, sia incapace di difendere le vittime predestinate, annunciate, le donne che hanno avuto il coraggio di separarsi da compagni, fidanzati, mariti violenti e denunciare i loro futuri assassini.
Qualcuno ha scritto che è lo scotto che dobbiamo pagare perchè non può essere garantita a tutti la sicurezza in uno Stato democratico. Mi dispiace, ma dissento, con la forza della ragione oltre che con l'emozione,uno stato democratico protegge i più deboli oltre che nelle intenzioni scritte sotto forma di leggi, nei fatti con l'adozione di adeguate misure che possono essere messe in atto solo oltre che con le giuste risorse, anche con il coraggio di qualche giudice che interpreti ed applichi le leggi con lungimiranza, considerando gli effetti devastanti che può avere un suo giudizio che pur rispettando in pieno la giurisprudenza, nei fatti condanna a morte le vittime annunciate e predestinate.

sabato 4 dicembre 2010

Chi ha rapito Yara Gambirasio?

Dopo il caso mediatico di Sara Scazzi, carico ancora di ombre e animato da continui colpi di scena e residue menzogne da parte degli indagati, irrompe dal 26 novembre il caso della scomparsa di un'altra minorenne Yara Gambirasio di soli 13 anni.
Le ricerche immediate degli investigatori e dei reparti speciali con i cani addestrati a fiutare tracce infinitesimali hanno per ora solo individuato il probabile tragitto, opposto alla direzione verso casa che la ragazzina avrebbe dovuto percorrere all'uscita dalla palestra.
Rimane palpabile l'angoscia che cresce con il passare del tempo, i minori scomparsi i Italia al 30.09.2010, per i quali sono state attivate le ricerche dopo la denuncia di scomparsa sono ben 712, di cui 491 nella fascia d'età 15-17 anni e 132 nella fascia 11-14 anni come risulta dalla banca dati della Polizia di Stato Divisione Analisi Sezione Minori e dal sito www.bambiniscomparsi.it.
Risulta difficile farsi una ragione: una ragazzina non può scomparire nel nulla, senza lasciare tracce, eppure succede più volte di quanto ne possiamo venire a conoscenza, a seconda della risonanza data alla notizia dai media.
Scartata l'ipotesi dell'allontanamento, rimane plausibile quella del rapimento che pone subito due interrogativi: da parte di chi e per quale ragione.
Chi può aver rapito Yara? Gli investigatori hanno interrogato le persone più vicine alla ragazzina, amici, compagne di palestra, istruttori, vicini di casa, ma dalle notizie che sono state rese disponibili non sembra si siano trovati elementi utili. Alcune segnalazioni anonime sono al vaglio degli inquirenti, fra queste alcune fanno riferimento alla presenza di un furgone bianco nei dintorni della palestra ed ad gruppo di adulti violenti con un minorenne che si sono resi responsabili di molestie nei confronti di ragazzine della zona.

Per una singolare coincidenza ieri sera su Rai due nella fiction Criminal Minds si affrontava il caso di bambini rapiti da una coppia matura aiutata da un adolescente, rapito a sua volta otto anni prima, prelevati con un furgone bianco,che mantenevano nascosti i bambini rapiti per alcuni anni, fino all'epilogo finale con la scoperta del luogo di detenzione dei minori e la loro liberazione.
Perchè questa citazione? In una realtà dove il confine fra finzione e realtà è spesso sfumato, a volte i criminali traggono ispirazione per le loro folli gesta proprio dalla fiction, e il mio augurio è che questa volta, per Yara sia possibile il lieto fine, che sia ritrovata e restituita ai suoi affetti, ai suoi sogni, alla sua speranza di vita.