martedì 27 gennaio 2009

Banca Dati Dna: strumento efficace per combattere il crimini sessuali

Da Parma.Ok del 27.01.2009

Violenza sessuale, Garofano:
"Sì alla banca dati del Dna"


ROMA, 27 GENNAIO - Sì alla banca dati del Dna per individuare i responsabili di violenza sessuale, anche nel caso di stupri di gruppo.

Oggi a Roma il comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano, ha espresso la sua posizione.

Nel convegno sul disegno di legge per l'istituzione della banca dati del Dna, approvato dal Senato in dicembre e che ora dovrebbe approdare alla Camera, Garofano ha fatto riferimento all'efficacia dell'analisi del Dna nel caso dello stupro di Guidonia, come in altre vicende analoghe.

"Credo - ha detto - che al di là dei militari e delle telecamere, abbiamo nella banca dati un presidio più valido, capace di garantire la maggiore efficienza dell'apparato investigativo, processi più snelli, minori costi e migliori livelli di giustizia".


Da Adnkronos 27.01.09
SICUREZZA: GAROFANO (RIS), LA BANCA DATI DEL DNA ARMA CONTRO GLI STUPRI

Roma, 27 gen. - (Adnkronos) - La banca dati del Dna come arma "fondamentale" per contrastare gli stupri. Il comandante del reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Parma, Luciano Garofano, intervenendo sull'allarme stupri che si e' riacceso dopo i recenti episodi avvenuti nella capitale, ritiene che non ci sia piu' tempo da perdere. E, offrendo il suo contributo al convegno 'Quale banca del Dna per l'Italia?', organizzato oggi a Roma, il colonnello del Ris di Parma ha evidenziato come il Dna sia "fondamentale per questo tipo di reati visto che, anche inconsapevolmente, una violenza sessuale lascia una vasta offerta di tracce".
Intervenendo al dibattito, Luciano Garofano, promosso di recente al grado di colonnello, ha parlato dell'utilita' delle banche dati nelle investigazioni criminali. E, al riguardo, ha osservato che "va bene invocare militari e telecamere, ma la banca dati del Dna e' fondamentale per intervenire su questo tipo di reati. Oltretutto sarebbe anche meno dispendiosa. Ci siamo trovati di fronte a diverse violenze sessuali, anche di gruppo, e abbiamo fatto centinaia e centinaia di confronti, risolvendo i casi magari dopo un anno o due dai fatti quando i soggetti erano pregiudicati". Per ora l'istituzione della banca dati nazionale del Dna ha ricevuto l'approvazione al Senato lo scorso 22 dicembre.

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