sabato 14 febbraio 2009

Violenza sulle donne: quotidiana e fra l'indifferenza generale

Dall’agenzia Adnkronos del 14.02.2009 ore 21.20


Il magrebino ha aggredito la giovane spingendola a forza dietro i cespugli
Bologna, minore stuprata tra l'indifferenza dei passanti. A Roma fidanzatini aggrediti, lei violentata


Il violentatore è un tunisino di 33 anni, scarcerato a gennaio per revoca della custodia cautelare. Un testimone ha chiesto aiuto ma nessuno si è fermato. Nella capitale due minorenni malmenati e rapinati nel parco della Caffarella. Lei, 14 anni, ha subito violenza sessuale
ultimo aggiornamento: 14 febbraio, ore 21:20
Bologna, 14 feb. (Adnkronos) - Picchiata e violentata mentre aspettava gli amici sotto casa. E' successo verso le 22 di ieri in zona San Vitale, alla periferia di Bologna. La vittima è una studentessa italiana 15enne. Mentre aspettava gli amici in strada è stata avvicinata da un tunisino clandestino di 33 anni, già noto alle forze dell'ordine, che l'ha malmenata con schiaffi e pugni e l'ha trascinata in mezzo alle erbacce dove l'ha violentata. Lei ha urlato, ha chiesto aiuto e ha tentato di liberarsi. Un residente della zona, un 44enne, ha sentito le urla della 15enne e ha chiamato il 113.

Poco dopo una volante ha bloccato il bruto mentre tentava di allontanarsi mezzo nudo a piedi. Il magrebino, fotosegnalato come Jamel Moamid, ha pure opposto resistenza e in questura si è procurato lesioni rifiutando poi le cure del 118. Dagli accertamenti della polizia è emerso che l'uomo è giunto in Italia nell'aprile del 2008, è stato arrestato per l'articolo 14 e nell'agosto dell'anno scorso era finito in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti. Era stato però scarcerato dal carcere di Lanciano il 15 gennaio scorso per revoca della custodia cautelare, dopo un ricorso al Riesame (e non per decorrenza dei termini, come era stato detto in un primo momento). Ora è nuovamente in carcere a disposizione del pm Francesco Caleca, che gli ha contestato la violenza sessuale e la resistenza a pubblico ufficiale.

Oggi il questore Luigi Merolla ha voluto incontrare personalmente gli agenti che hanno arrestato il tunisino e ha telefonato all'unico testimone che è intervenuto e che ha chiamato il 113. A tutti ha voluto manifestare la propria gratitudine per il lavoro svolto e per la preziosa collaborazione fornita. Il testimone è un vicino di casa della giovane violentata, poi costretta a ricorrere alle cure dei sanitari dell'ospedale Maggiore e giudicata guaribile in otto giorni.

L'uomo era in auto vicino al parco quando ha visto il magrebino che aggrediva la giovane e la spingeva a forza dietro dei cespugli nei pressi della recinzione del parco in quel momento deserto. Ha urlato, ha invitato lo sconosciuto a lasciare la vittima ma lui ha fatto finta di nulla.

In quel momento è passato un uomo a piedi, gli ha chiesto di aiutarlo perchè stavano violentando una ragazza ma questi gli avrebbe detto che non erano affari suoi e si sarebbe allontanato. Così come si sono allontanate due auto in transito senza prestare soccorso. Poi ha telefonato alla polizia che è giunta in pochi minuti bloccando il bruto.

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