sabato 14 febbraio 2009

Bologna, stupra quindicenne, tunisino arrestato in flagranza

Dal Corrieredellasera.it del 14.02.2009
L'UOMO ERA GIÀ STATO ARRESTATO DUE VOLTE E POI RILASCIATO PER DECORRENZA DEI TERMINI
Bologna, stupra quindicenne in un parco: tunisino arrestato in flagrante da agenti
Scarcerato il 15 gennaio. Un passante ha chiamato la polizia: «Ho chiesto aiuto, ma nessuno si è fermato»

BOLOGNA - È stato arrestato in flagrante il tunisino di 32 anni che venerdì sera ha violentato una quindicenne in un parco nella periferia di Bologna. L'uomo ha avvicinato la ragazza, che stava aspettando degli amici in strada, l'ha afferrata colpendola con schiaffi al volto e, dopo averla trascinata nei giardini, l'ha stuprata. Un passante ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati il tunisino aveva già consumato un primo rapporto sessuale. L'uomo ha tentato la fuga seminudo, quindi è stato fermato e arrestato. Ha detto di chiamarsi Moamib Jamel, era già stato arrestato due volte in Italia, l'ultima per spaccio di eroina, ed era anche stato colpito da un ordine di espulsione. Era stato scarcerato il 15 gennaio per decorrenza dei termini.
TESTIMONE CONOSCE LA VITTIMA - Il testimone che ha permesso l'arresto del tunisino ha raccontato di aver visto l'uomo picchiare e poi stuprare la ragazza. Solo dopo si è reso conto che conosceva bene la vittima: è un'amica di suo figlio, oltre che vicina di casa. Ma quando si è avvicinato con la macchina e ha chiesto aiuto, nessun passante né automobilista si è fermato. Intorno alle 22 l'uomo, che abita nella palazzina di fronte a quella della famiglia della vittima, era uscito di casa dopo una discussione con la moglie. «Ho deciso di fare un giro per sbollire il nervosismo - racconta -. Ero in macchina quando ho visto, nel parco di fronte, un uomo che trascinava una donna, la prendeva a calci e pugni fino a farla cadere e poi si è abbassato i pantaloni. Allora ho avviato la macchina, ho fatto inversione di marcia e mi sono avvicinato. Nel frattempo ho chiamato il 113. Più tardi il fratello della ragazza mi ha detto che era uscita di casa per incontrare gli amici».
INDIFFERENZA DEI PASSANTI - In quel momento non c'erano altre persone nel parco che costeggia una strada abbastanza trafficata e separata solo dal marciapiede e da una recinzione. «Per fortuna una volante della polizia, che cercava un'auto rubata, era nelle vicinanze ed è arrivata in pochi minuti» ha detto il testimone. Nonostante la sua presenza, lo straniero non ha interrotto lo stupro se non alla vista dei poliziotti. Nel frattempo il testimone, che ha difficoltà a muoversi per un problema al ginocchio, ha cercato di fermare qualche passante ma inutilmente: «Incredibile il fatto che di fronte a un'aggressione a una donna, indipendentemente da chi sia, prevalga l'indifferenza. Questa è la cosa che mi ha colpito di più».

14 febbraio 2009

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